NAVIGAZIONE SATELLITARE E DINTORNI

                             

domenica 15 gennaio 2012

Come funzionano le aste "al centesimo" (Prezzipazzi, Madbid, ecc...)


Come funzionano le aste di Prezzipazzi, Madbid e molti altri siti simili?
Vi chiederete cosa centrano con la navigazione satellitare... beh... poco.
Mi e' stato chiesto, come mi capita spesso, un parere su un navigatore satellitare visto nella pubblicità di  una di queste aste. Visto il prezzo bassissimo a cui era proposto, mi sono incuriosito e ho voluto capire come era possible proporre oggetti a prezzi cosi bassi.

Innanzitutto bisogna chiarire che non si tratta di aste come quella a cui normalmente siamo abituati.
Nelle aste "classiche" c'è un prezzo di partenza e una scadenza. Ogni partecipante all'asta rilancia di volta in volta aumentando la propria offerta, fino alla scadenza dell'asta.
Chi fa l'offerta piu' alta si aggiudica l'oggetto pagando quanto offerto. Tutti gli altri, che non si sono aggiudicati l'asta, non pagano nulla.
eBay, per citare un sito famoso, funziona nel modo appena descritto.



Si tratta delle cosidette "aste al centesimo" o "aste a pagamento" (a volte chiamate anche "aste sociali").
In queste aste,ogni rilancio fa salire il prezzo finale dell'oggetto di un centesimo.
Per poter rilanciare, ciascun giocatore deve aver preventivamente acquistato un sorta di "punti" (anche se in certi casi possono essere assegnati gratuitamente a scopo promozionale o come bonus d'iscrizione). Il prezzo varia da sito a sito pero' possiamo stimare che ogni rilancio possa costare tra 15 e 30 centesimi.
Quando il tempo scade, l'ultimo ad aver rilanciato si aggiudica l'asta e può avere l'oggetto pagandone il prezzo finale raggiunto. Tutti gli altri non si aggiudicano nulla, ma ovviamente perdono anche tutti i loro "punti" usati per rilanciare (e quindi i soldi spesi per acquistarli).
Bisogna considerare che chi si aggiudica l'asta non paga solo il prezzo finale, ma bisogna calcolare nella spesa anche tutti i soldi spesi per i "punti".

Vediamo un esempio:
In questo caso, il prezzo finale dell'oggetto e' 34.49 di euro. Indubbiamente un affare.
Il vincitore ha pagato un totale di 66.80 per le puntate e 34.49 di prezzo finale. Poco più di 104 Euro e si e' portato a casa una iPhone4S.
Le puntate sono state in totale 3449. Considerando il prezzo medio delle puntate del vincitore (66.80/308 = 0.22), il sito ha incassato 3449x0.22 (in puntate) + 34.49 (prezzo finale) per un totale di 793 Euro.
In questo caso il guadagno e' stato relativamente basso:  793 - 659(Prezzo iPhone) = 134Euro.

Malgrado il basso guadagno, si capisce facilmente come nelle pubblicità che sia possibile vedere prodotti a prezzi cosi' bassi! Malgrado infatti l'iPhone sia stato venduto a soli 34 Euro come prezzo finale, loro hanno incassato, grazie alle puntate, ben 800 euro. L'utente finale ha pagato solo 100 Euro, e gli altri 700 provengono da coloro che hanno partecipato all'asta senza vincere.

Chiaro il meccanismo? Tutti pagano, ma solo uno prende l'oggetto al prezzo pubblicizzato.

Più che aste sociali, io le definirei "aste asociali", in quanto tutti pagano e uno si gode la vincita.
Ovviamente non bisogna stupirsi che il sito tragga profitto! Anzi. Devo dire che proprio attraverso i siti stessi si possono trovare chiaramente le informazioni necessarie a capire il meccanismo del gioco.
Poi Prezzipazzi, per esempio, indica nelle aste vinte anche quanto è stato speso dal vincitore in puntate (secondo me, sinonimo di trasparenza e correttezza).
Devo dire invece che le pubblicità in TV e su carta stampata non sono invece così chiare.

Non mi interessa, in questo post, giudicare se sia o meno conveniente giocare. Il mio unico interesse, è di condividere la mia indagine nata dalla voglia ci capire il meccanismo delle aste.
Ognuno giudichi se giocare o meno.
A volte si sente anche parlare di truffe, ma io sono convinto che proprio la serietà sia la loro miglior fonte di guadagno. Più utenti giocano e più possono fare aste che saliranno di valore. Come abbiamo visto, basta che un iPhone arrivi a poco più di 30 Euro che loro già guadagnano. Quindi hanno tutto l'interesse a mantenere il sito nel modo più serio possibile. Ovvio che questo non può essere una garanzia assoluta... ne può valere per tutti i siti.

Vediamo ora un esempio che ha attirato la mia attenzione.

Prezzo finale: 170.89 Euro con 1657 puntate pagate 498.79 Euro.
(Divertitevi a calcolare quanto ha incassato il sito!)
In totale il "vincitore" ha pagato quasi 670 euro.
Incredibile vero? Come può succedere che l'utente finale abbia pagato di più all'asta che andando a comprare il telefono in negozio(659 Euro)?
(Sottolineo che si tratta di un caso decisamente anomalo).

Per capire i meccanismi irrazionali che guidano certe decisioni ci vengono in aiuto psicologia e teoria dei giochi.
In particolare il gioco "asta del dollaro" (Dollar Auction in inglese) proposta dall'economista Martin Shubik (Shubik, Martin (1971). "The Dollar Auction Game: A Paradox in Noncooperative Behavior and Escalation". Journal of Conflict Resolution 15 (1): 109–111) dimostra con semplicità come si possano raggiungere tali anomalie.
L'asta del dollaro prevede che un dollaro venga messo all'asta. I partecipanti all'asta possono rilanciare di un centesimo. Chi fa l'offerta più alta si aggiudica il dollaro e paga la sua offerta. Chi non vince, paga comunque la propria offerta più alta.
Cominciando con l'offrire 1 centesimo, il primo giocatore avrebbe un profitto di 99 centesimi.
Il secondo giocatore rilancia a 2 centesimi per un profitto di 98.
Ognuno rilancia per evitare di perdere la propria puntata, cercando invece di guadagnare.
Arriviamo cosi' a 99 centesimi. Ora si dovrà decidere se perdere 98 centesimi, oppure andare in pari offrendo un dollaro. Alla puntata successiva, il giocatore dovrà decidere se perdere 99 centesimi, oppure puntare 1.01 dollari (perdendo quindi solo 1 centesimo).
Lo stesso ragionamento porterà a rilanciare a 1.02 centesimi, convertendo la perdita di un dollaro in un perdita di soli 2 centesimi. A questo punto, i giocatori continuano a puntare, ma nessuno ne trarrà profitto.
Potete approfondire questo meccanismo nel libro "Calcoli morali. Teoria dei giochi, logica e fragilità umana" di Làszlò Mérö (io ho scoperto questo libro proprio grazie alle aste online!), di cui trovate un'anteprima su google books questo link. (il gioco dell'asta del dollaro lo trovate a pagina 13).

Come nell'asta del dollaro, quando avete investito molti soldi in un'asta al centesimo dovrete continuare a rilanciare per non perdere quanto investito. Lo stesso meccanismo spingerà gli altri giocatori a continuare con le puntate.  Interessante vero?

Altro da aggiungere? Direi che non si è parlato dei tempi delle aste. Ogni asta ha un tempo entro il quale si può rilanciare (generalmente da 20 secondi a 1 minuto). Se non arriva nessun rilancio quando scade il timer, l'asta si chiude.
Possiamo cercare di fare una stima delle durata delle aste, riferendoci ai soliti esempi.
L'asta dell'Iphone terminata a 34.49 euro, ha avuto bisogno di 3449 rilanci entro la scadenza del timer.
Supponendo che i giocatori rilancino in fretta, es ogni 5 secondi, la durata dell'asta sarà la seguente:
3449 * 5 = 17495 (secondi) equivalenti a quasi 5 ore.
Ovviamente, cambiando la quantità di rilanci e la loro velocità, i tempi possono cambiare. In ogni caso, mettete in conto di spendere un bel po' di tempo. Non bastano pochi minuti.

8 commenti:

  1. Aggiungo un link sull'argomento:
    http://www.swarro.it/2010/03/04/madbid-il-nuovo-sistema-di-aste-online-attenzione/

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